La spettacolare posizione panoramica sulla valle d’Itria caratterizza la Villa comunale Garibaldi: il giardino è infatti collocato sull’estremità Sud-Ovest della collina ove sorge il borgo antico. L’impianto planimetrico è semicircolare, con un tratto rettilineo lungo via Nardelli sul quale – all’altezza di piazzetta Vittorio Emanuele, principale ingresso al centro storico – si apre l’accesso al giardino.

Racconta il medico locorotondese Angelo Convertini (1771-1831) che il sito ove sorge il giardino era in origine una spianata erbosa caratterizzata dalla presenza di tre imponenti alberi di olmo, sotto i quali sarebbe stata formalizzata, nel 1665, la sfida poi culminata nel duello tra il duca Petracone V Caracciolo di Martina Franca, barone di Locorotondo, e Cosimo d’Acquaviva d’Aragona, conte di Conversano. Il giardino pubblico risale invece al 1860, voluto da Vittorio Aprile durante il suo primo mandato da sindaco e intitolato a Giuseppe Garibaldi. Nel suo Memorie storiche di Locorotondo, Giuseppe Baccari riporta il contenuto di due lapidi originariamente apposte sui pilastri d’ingresso alla Villa: “Con volontarie offerte questa Villa formava il I Eletto F. Romano” e “Essendo sindaco Vittorio Aprile l’anno 1860”. La Villa viene risistemata e ampliata sul lato Sud dal sindaco Domenico Scodalupi (1890-1901). Nel 1930, l’ingresso viene rinnovato con nuovi pilastri in marmo con fascio e foglie di quercia scolpiti a rilievo, e una nuova cancellata in ferro battuto (i pilastri originari vengono smontati e ricomposti all’ingresso di un podere privato); in concomitanza con questo ammodernamento, la Villa viene ribattezzata Monte Grappa.

I terrazzamenti del sottovilla sono divisi da una scalinata centrale a tornanti simmetrici; l’ingresso principale, su via Martina Franca, è dotato di una scalinata per raggiungere la quota di giardino che confina con la strada.

 

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